E venne il giorno in cui il rischio di rimanere stretti in un bocciolo era più doloroso del rischio necessario a fiorire. Anaïs Nin
Romana di nascita. Parigina d’adozione.
Virginia de Gasperis, in arte Gigì, si laurea in Scienze della Comunicazione ma passa i primi anni della sua esistenza professionale tra grandi multinazionali domandandosi cosa veramente il destino abbia in serbo per lei.
Mai soddisfatta, mai paga, mai quieta, è nel 2010 con l’arrivo a Parigi che capisce che l’unica comunicazione a cui era destinata è quella dell’Arte.
Quasi per caso approda nell’atelier d’artiste della scultrice francese Marie LaVarande che la inizia alla scultura. É un colpo di fulmine. É la certezza di aver trovato la propria missione. Il tempo si ferma e c’è spazio solo per la creazione. È un ri-trovarsi.
Da lì comincia un intenso periodo di sperimentazione che seguirà anche negli anni « americani » (2017-2020) quando si trasferisce a San Francisco e segue diversi corsi universitari presso l'Academy Of Arts Of San Francisco con lo scultore Thomas Durham, direttore stesso del Dipartimento di Scultura.
Scultrice figurativa, Gigì si distingue per una forte caratterizzazione psico-sociale delle sue opere, dove la versatilità della creta consente una ricerca della verità pressoché illimitata. L’animo umano è ciò che la interessa e che cerca di mettere a nudo attraverso la plasticità delle sue creazioni.
Oggi vive a Firenze con la sua famiglia e le sue sculture fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero.
Ad ottobre 2021 parteciperà alla XIII edizione della Florence Biennale.